tecniche artistiche


Serigrafia:

Anche se proveniente dall’antica Cina il nome deriva dal greco sericos che significa seta, in quanto il procedimento di stampa si ottiene facendo passare del colore pressato con la racla sul telaio di seta a trama rada, colore che non passerà nelle parti da noi rese impermeabili. La serigrafia permette di stampare su innumerevoli tipi di materiale dal cuoio al legno dalla plastica alla gomma dalla carta al tessuto, e per questo è oggi largamente diffusa anche a livello industriale.

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Serigrafia e collage:

Tecnica serigrafica a cui si aggiunge un collage di vari materiali (stoffe o carte) che offrono un effetto materico e cromatico unico.

La Fine-Art Giclée:

Una Giclée (termine coniato nel 1991 da Jack Duganne, stampatore di nlitografie artistiche) è una riproduzione su carta di un’opera d’arte. La Fine-Art Giclée è una stampa effettuata su carta speciale utilizzando tecniche e metodologie sofisticate che producono risultati di qualità e profondità nettamente superiori rispetto alla stampa classica. Ogni esemplare è controllato e approvato dall’autore, che numera e firma la tiratura, effettuata utilizzando speciali pigmenti non a base di solventi, quindi più stabili e non soggetti ad alterazione. I colori, che risultano infatti più luminosi, insieme alla miscela ad alta definizione creano sulla carta Fine Art una tonalità continua, offrendo una impressionante fedeltà all’opera originale. La gamma cromatica nelle illustrazioni in Giclée risulta differente da quella della litografia. Icparticolari delle immagini sono più accattivanti, i toni più vivaci e più vibranti. I colori riprodotti sono più luminosi, duraturi, e la definizione più alta. Questa percezione non dipende però esclusivamente dall’alta qualità dei materiali utilizzati, bensì dal “fattore umano”, ovvero dal gusto dell’artista, che è sempre coinvolto nel processo di produzione: è infatti la sua visione a creare l’opera d’arte, ed è la sinergia con la competenza dello stampatore a dar vita alla riproduzione perfetta; poi il suo estro ne completa il processo, intervenendo su ogni singolo soggetto con un “tocco” che lo impreziosisce: un’idea di glitter o colore, un vezzo di pizzo o stoffa, uno scherzo di carte colorate per rendere diverso e unico ogni singolo esemplare della tiratura. 

Retouche foglia oro:



Viene applicata la foglia oro a mano sulla superficie della stampa.

 
Calcografia:
La calcografia o stampa calcografica è un sistema di stampa a incisione su lastra di rame o zinco. 

La più antica tecnica di incisione in cavo è l’acquaforte. Sulla lastra metallica, ricoperta con vernice proteggente (resistente all’acido) viene tracciato il disegno che si vuole ottenere con una punta molto sottile in modo da scoprire il metallo. Poi successivamente si procede alla morsura, cioè all’immersione in acido nitrico o per cloruro di ferro (anticamente detto acquaforte), che corrode (tecnicamente morde) il metallo dove manca la vernice protettiva. Una volta terminata la morsura si toglie la vernice e la lastra risulterà incisa solo dove l’acido ha svolto la sua azione.



Calcografia/Acquaforte:

La più antica tecnica di incisione in cavo è l’acquaforte. Sulla lastra metallica, ricoperta con vernice proteggente (resistente all’acido) viene tracciato il disegno che si vuole ottenere con una punta molto sottile in modo da scoprire il metallo. Poi successivamente si procede alla morsura, cioè all’immersione in acido nitrico o per cloruro di ferro (anticamente detto acquaforte), che corrode (tecnicamente morde) il metallo dove manca la vernice protettiva. Una volta terminata la morsura si toglie la vernice e la lastra risulterà incisa solo dove l’acido ha svolto la sua azione.

Calcografia/Puntasecca:

La puntasecca è una tecnica incisoria di stampa in cavo (Tecnica Diretta): inizialmente il termine indicava lo strumento di acciaio, ma in seguito si è esteso anche alle matrici e soprattutto alle stampe stesse. La matrice viene incisa direttamente con una punta metallica dura e acuminata.


Calcografia/Acquatinta:

E’ una tecnica di incisione che risale al settecento, anch’essa rientra tra le incisioni in cavo ottenute in maniera indiretta cioè attraverso l’azione dell’acido in morsura. L’acquatinta è il procedimento più adatto per ottenere stampe colorate. Le modalità sono due: una consiste nell’applicare direttamente l’acido sul metallo nudo con un pennello delimitandone con delle vernici proteggenti dalla morsura il suo campo d’azione, l’altra si ottiene per mezzo di speciali preparazioni dette grane. Sulla lastra metallica opportunamente scaldata, viene fissata della polvere di asfalto in modo da rendere la lastra granulosa. L’acido nel quale viene immersa la lastra corrode il metallo penetrando tra un granello di polvere e l’altro e la lastra ottenuta mostra una superficie spugnosa che, inchiostrata, crea effetti sfumati simili all’acquarello. 

Calcografia/Incisione a ceramolle con fondino retouche:

La ceramolle è una variante dell’acquaforte, viene utilizzata per ottenere delle incisioni dai tratti morbidi e delicati. Essa differisce dalla acquaforte per l’aggiunta di sego nella vernice o cera impiegata in modo da renderla appiccicosa. Il disegno in questo caso non viene eseguito direttamente sulla lastra verniciata ma su un foglio di carta sottile appoggiato sopra la vernice.

Retouche foglia oro:

Viene applicata la foglia oro a mano sulla superficie della stampa.

Xilografia:

La parola deriva dal greco xilon che significa legno. È una tecnica di incisione a rilievo ottenuta da matrici in legno oggi scarsamente utilizzata rispetto al passato dove invece se ne faceva largo uso per l’illustrazione di libri e riviste.

ACQUERELLO:

Tintura minerale o vegetale facilmente solubile in acqua che, in virtù del suo effetto trasparenza, risulta particolarmente delicato.

COLORI A TEMPERA:

Sicuramente la tecnica pittorica più diffusa nel medioevo e nel Rinascimento (sino all’avvento dei colori ad olio). Le sostanze leganti dei colori a tempera, vengono diluite in acqua, benché una volta stesi risultino idrorepellenti all’acqua.

GUAZZO:

Tecnica pittorica che, impiega colori sciolti in acqua e mescolati alla biacca. Non ha, a differenza dell’acquerello, un effetto trasparente, bensì coprente. Con la miscelazione di sostanza legante e bianco si ottengono tinte pastello e superfici dai cromatismi delicati.

AFFRESCO:

Dipinto murale. Il colore è steso sull’intonaco a calce ancora umido. In questo modo si lega ad esso in modo permanente durante l’asciugatura.


Alcuni degli stili artistici che hanno fatto la storia dell’Arte.


ACTION PAINTING:

Letteralmente “pittura d’azione”. Tecnica pittorica dove il colore è steso, gettato, spruzzato e lasciato gocciolare sulla tela. Per l’action painting non ha alcun lavoro preparatorio. La struttura artistica del quadro si origina da un processo creativo imprevedibile. Esso perciò, è basato sul comportamento casuale del colore che in questo modo, crea figure e composizioni irripetibili. Un esempio di questa forma d’arte la possiamo trovare in uno dei suoi maggiori esponenti: Jackson Pollock.

ARTE CONCETTUALE:

Corrente artistica internazionale che, dagli anni Settanta, eleva al rango di opera d’arte, il processo intellettivo di getto a prescindere dal risultato concreto. Essa utilizza qualsiasi oggetto o forma poiché non sono esse l’espressione ma è il concetto che racchiudono. Una delle più famose opere di arte concettuale è quella provocatoria dell’artista italiano Piero Manzoni noto per i suoi barattoli di “Merda d’Artista”. Uno di questi barattoli è stato battuto all’asta per 275mila euro!

ASTRATTISMO:

Una forma d’arte creativa che mette in secondo piano o addirittura rinuncia completamente a raffigurare ogni legame con il mondo oggettivo. L’arte astratta al contrario di quella espressiva non contempla il riconoscimento oggettivo di un soggetto qualunque esso sia.

MANIERISMO:

Termine che designa in Italia e poi in Europa, lo sviluppo tardo rinascimentale di forme, figure e spazi deliberatamente accentuati e allungati. Nel linguaggio comune “manierismo” indica un’accentuazione dei mezzi espressivi che talvolta produce effetti deformanti. surreali ridondanti o artificiali. Esso era già nominato nella lettura quattrocentesca in quanto sinonimo di stile. Esso venne ripreso da Vasari nel trattato Le Vite de’ più eccellenti pittori, scultori e architettori inizia ad assumere un significato più particolare, importante e fondamentale nell’interpretazione dei fenomeni creativo artistici.

OP ART:

Abbreviazione di Optical Art. Un movimento d’astrattismo ottico geometrico. Una forma d’arte contemporanea avente come fulcro l’illusione ottica. Conosce il suo massimo splendore negli anni ’60. Con i suoi accostamenti grafico dinamici, crea effetti cromatico-cinetici, quasi ipnotici. Attira lo sguardo su strutture policrome e movimenti illusori dei tratti raffigurati.

PITTURA TROMPE-L’OEIL:

Letteralmente significa “inganno dell’occhio” Espediente ottico pittorico per mezzo del quale gli oggetti sono raffigurati in modo iperrealista, così verosimile da produrre nell’osservatore un illusione di realtà. Si pensi ad esempio, all’affresco di Andrea Pozzo – Allegoria della missione dei Gesuiti lo splendido affresco dipinto sul soffitto della navata di Sant’Ignazio in Roma.